La prova più impegnativa per l'accesso alla professione di Notaio, il concorso, deve essere preceduta da un biennio di pratica presso uno studio notarile, nel corso della quale lo studente prende visione delle modalità di redazione di un atto pubblico ed impara ad applicare concretamente le nozioni teoriche, acquisendo, così, una preparazione specifica all'attività professionale.
Non si può, infatti, raggiungere l'obiettivo di una preparazione completa senza scendere sul campo: lo studio delle più autorevoli dottrine, sia pur accompagnato da un'aggiornata conoscenza delle innovazioni legislative e delle pronunce giurisprudenziali, non sarà sufficiente senza il supporto dell'esercizio quotidiano alla preparazione dell'atto notarile (atto pubblico e testamento ).
La stessa base teorica, pure necessaria, troverà maggiore slancio durante la frequentazione dello studio, in quanto la generalità dei notai dispone di un valido e vasto materiale didattico-enciclopedico utile per l'attività di ricerca e per un approfondimento scientifico degli argomenti trattati e delle osservazioni che maturano nelle Scuole di Notariato.
L'inizio della pratica notarile ha inizio con l'iscrizione nell'Albo dei praticanti presso il Consiglio Notarile del Distretto ove si trova la sede del notaio con il quale si svolgerà il tirocinio.